Il problema del cambiamento climatico in atto, dovuto a un aumento costante nell’atmosfera della concentrazione di gas a effetto serra, tra i quali spicca la CO₂, è una questione quanto mai assodata, che coinvolge tutti e non più differibile. La promozione di boschi, anche di piccole dimensioni, realizzati piantando alberi e creando aree verdi, consente di potenziare la naturale capacità di assorbimento e di fissazione del carbonio atmosferico sia all’interno della biomassa vegetale dei singoli alberi in accrescimento, che nel terreno sotto forma di carbonio organico. Allo stesso tempo questa tipologia di intervento favorisce la rinaturalizzazione del territorio, contrasta il consumo del suolo e aumenta il grado di biodiversità. Quest’ultima è infatti messa fortemente in pericolo da una gestione del suolo agricolo caratterizzato da monocolture e dall’ampio utilizzo di diserbanti. Sulla base di queste considerazioni e tenendo conto della filosofia che permea le attività dell’associazione Legambiente Miranese, questa, con la collaborazione del Comune di Noale e il contributo di Veneto Agricoltura, propone il “Progetto pilota di forestazione e promozione della biodiversità nel Comune di Noale”. Il progetto si prefigge l’obiettivo di migliorare la qualità ambientale nel Comune di Noale attraverso la realizzazione di un boschetto di circa mezzo ettaro di superficie e la creazione di due prati stabili, con caratteristiche di prato umido, all’interno di due bacini di laminazione limitrofi. Sulla base delle caratteristiche pedoclimatiche descritte nel paragrafo precedente, la scelta delle specie arboree è ricaduta su: - Acero campestre (Acer campestre) - Carpino bianco (Carpinus betulus) - Ciliegio selvatico (Prunus avium) - Farnia (Quercus robur) - Frassino ossifillo (Fraxinus angustifolia) - Melastro (Malus Sylvestris) - Olmo campestre (Ulmus minor) - Tiglio selvatico (Tilia cordata)